La fisica quantistica è un ramo della fisica che nasce a seguito di esperimenti specifici sul mondo subatomico ed è la teoria attualmente più completa in grado di descrivere il comportamento e la natura della materia, della radiazione elettromagnetica e delle reciproche interazioni.
Gli esperimenti degli ultimi due secoli hanno portato a scoperte e ad interpretazioni tali da permettere l’apertura di nuove possibilità in vari aspetti della scienza e della vita incluso quello imprenditoriale ed aziendale.
Si pensava il mondo fosse causale continuo e oggettivo, lo scopriamo ora essere discontinuo soggettivo e non locale ed in cui tutto è collegato e intrecciato.
La realtà è costituita al 99,99999% da energia e informazione mentre la materia costituisce solo lo 0,00001%. L’atomo è praticamente vuoto. La solidità svanisce e questi spazi vuoti sono in realtà contraddistinti da frequenze e informazioni che costituiscono campi energetici e mentali appartenenti a un campo sovraordinato.
L’uomo (l’imprenditore, il manager) non è più considerato un’entità separata, ma diviene soggetto protagonista e co-creatore della realtà circostante, che si estende mentalmente ed energeticamente oltre i suoi confini corporei, di cui è parte in modo inscindibile. Siamo entità interconnesse e interdipendenti con gli altri esseri e con l’ambiente, non solo organicamente ma anche energeticamente.
I nostri pensieri, le nostre intenzioni, le nostre emozioni e le nostre convinzioni producono un effetto cruciale sulla nostra vita e sul mondo esterno.
Qui di seguito sono riportati gli aspetti cardine della fisica quantistica e le possibilità che aprono per la ns vita di uomini manager e imprenditori.
- DUALISMO ONDA-PARTICELLA, PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE, PRINCIPIO DI COMPLEMENTARITA'
E’ stato scoperto che le onde elettromagnetiche e la materia hanno una doppia natura e sono descrivibili entrambe sia come fenomeno ondulatorio che corpuscolare.
La dimostrazione del comportamento ondulatorio delle particelle è avvenuto attraverso diversi esperimenti indicati con il termine “esperimenti alla Young” realizzati dal 1801 in avanti, tra i quali va citato il famoso esperimento della doppia fenditura che dimostrò il verificarsi del fenomeno dell’interferenza anche utilizzando fasci particellari sempre più complessi (dapprima particelle elementari, poi anche fino al caso di molecole pesanti costituite da 2000 atomi).
La dimostrazione del comportamento corpuscolare della radiazione elettromagnetica è avvenuta a partire dal lavoro di Einstein del 1905 che gli valse il premio Nobel, in cui venne giustificato l’effetto fotoelettrico postulando l’esistenza di quanti di luce, cioè pacchetti indivisibili e discreti di energia, che negli anni successivi saranno poi chiamati fotoni.
E’ poi grazie alle intuizioni e lavoro di altri due grandi scienziati che si riuscì a dotare struttura matematica al dualismo onda-particella.
Nel 1924 De Broglie formulò un’ipotesi che gli valse il premio Nobel nel1929, secondo cui ad ogni corpo materiale, ed in particolare a ogni particella, è associata un’onda che verrà da lui definita “funzione d’onda”.
Tale “funzione d’onda” diviene poi l’incognita della fondamentale equazione della fisica quantistica di Schrödinger formulata nel 1927 (premio Nobel nel 1933) che descrive l'evoluzione temporale dello stato di un sistema (ad esempio di una particella o di un atomo o di una molecola), ed è l’equazione a cui obbediscono le onde di possibilità/sovrapposizioni quantiche.
Sempre nel 1927 Heisemberg , l’altro co-scopritore della fisica quantistica e premio Nobel nel 1932, enuncia il principio di indeterminazione che rivela per le particelle subatomiche l’impossibilità di determinare con accuratezza simultaneamente sia la posizione sia la velocità ed introduce per la prima volta il concetto probabilistico anziché deterministico come descrizione del posizionamento e movimento degli oggetti quantici.
Il principio di complementarità di Bohr, enunciato nel 1928, aggiunge l’impossibilità di osservare e determinare allo stesso tempo i due aspetti corpuscolare e ondulatorio di un fenomeno , ovvero la componente materiale e quella energetica, in quanto si escludono a vicenda ed il tipo di esperimento determina il successivo comportamento delle particelle in esso coinvolte.
Intepretazione per Manager Business People:
Ogni qualvolta teniamo il focus sulla materia (che rappresenta l’adesso, le circostanze, l’attuale, il visibile) tendiamo a perdere di vista la parte energetica e con essa le potenzialità che offre (nuove possibilità, nuovi scenari, nuove realtà) e rischiamo di restare intrappolati dall’ordinario. E’ quindi importante e cruciale essere capaci e disporre dei giusti strumenti per poter bilanciare opportunamente la nostra attenzione su entrambi gli aspetti, riuscendo così a poter agire costantemente anche sulla parte energetica che è la componente dell’evoluzione, dell’ìnnovazione, del game changing.
Uno dei più preziosi strumenti per acquisire e allenare questa capacità è la pratica della meditazione intesa sia in quanto strumento di apertura alla Mente Consapevole, sia come mezzo con cui operare simulazioni di anticipazione della realtà.
- SOGGETTIVITA' ED INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN
Uno degli esperimenti più importanti nello sviluppo della fisica quantistica è quello denominato della doppia fenditura. Sintetizzando al massimo ha permesso una svolta nella scoperta di come nel mondo subatomico l’osservatore interagisce con l’osservato. La figura di interferenza delle entità quantistiche che avevano viaggiato come onde viene distrutta dall’interazione con l’osservatore nel momento in cui effettuiamo la misura ed improvvisamente la loro energia viene solidificata in natura particellare.
In generale, gli oggetti quantistici sembrano esistere in uno stato di “indecisione” o di possibilità prima che essi siano effettivamente osservati attraverso un esperimento.
L'interpretazione di Copenaghen è la prima in ordine di tempo e più diffusa interpretazione della meccanica quantistica. Si ispira ai lavori svolti nella capitale danese principalmente da Niels Bohr e da Werner Heisenberg attorno al 1927 e riguarda la teoria della misurazione quantistica, il principio di complementarità e la dualità onda-corpuscolo.
Il processo di misura fa collassare una sola delle possibilità copresenti descritte dalla funzione d’onda.
Sostiene che nella meccanica quantistica “una misurazione, in generale, non rivela un valore preesistente di una proprietà misurata. Al contrario, l’esito di una misura viene in essere attraverso l’atto di misura stesso, una manifestazione congiunta dello stato soggetto alla misurazione e dell’apparato misuratore”.
In altri termini, significa che in questa fisica la persona che osserva le minuscole particelle ne influenza il comportamento. Significa che osservazione diventa sinonimo di interazione e che guardando la realtà la modifichiamo.
L’osservazione è quindi di per sé un atto creativo. L’osservatore ‘collasserebbe’ l’onda in particella e l’energia osservata diventa oggetto.
Interpretazione per Manager e Business People:
Noi uomini manager e imprenditori nella nostra vita e nelle nostre aziende siamo proprio coloro che svolgono la funzione dell’osservatore , ossia quella stessa azione che negli esperimenti della fisica quantistica faceva collassare l’onda di possibilità in particella. Ecco che quello che crediamo e pensiamo influenza inesorabilmente e continuamente la realtà circostante e tende a favorire e a rendere più probabile lo strutturarsi di certi eventi e situazioni piuttosto che di altri.
In questa visione quindi modificando la nostra energia (convinzioni e pensieri) e quindi le nostre interazioni con il campo delle possibilità, possiamo modificare il nostro “effetto osservatore” andando così a caratterizzare, selezionare, plasmare certe realtà.
L’energia che permette all’osservatore di selezionare e trasformare in realtà una delle potenziali infinite possibilità è l’azione mentale che si genera nello stato di piena Consapevolezza (stato mentale che avviene quando aiutiamo la nostra mente a liberarsi da pensieri ed emozioni che ci disturbano).
Quest’energia, questa forza, questa intenzione, alimentata dalla Consapevolezza, è in grado di far collassare una possibilità che prende forma. E’ l’intenzionalità consapevole.
- DISCONTINUITA', SALTO QUANTICO
La legge di Planck, formulata da Max Planck nel 1900, afferma che l'energia associata alla radiazione elettromagnetica è trasmessa in pacchetti/impulsi discreti o quanti, successivamente identificati nei fotoni e definì quantum la più piccola quantità di energia che può essere scambiata tra due corpi.
Nils Bohr formulò nel 1913 un nuovo modello atomico in cui veniva per la prima volta rivelato che gli elettroni potevano stare solo in orbite ed emettevano luce solo quando saltavano da un’orbita all’altra e non potevano stare nello spazio frapposto.
Ogni orbita è caratterizzata da un valore preciso e discreto di energia. Un elettrone così non può assumere qualsiasi valore di energia ma può avere solo alcuni precisi e discreti/discontinui valori di energia.
Il salto quantico dell’elettrone è il passaggio dell’elettrone da un livello/stato di energia ad un altro senza assumere valori intermedi. Il salto è dovuto all'assorbimento o all'emissione di radiazione elettromagnetica sotto forma di un fotone di energia pari alla differenza tra l'energia iniziale e finale dell'elettrone.
Il processo è definito "salto" in quanto discontinuo, vale a dire che il sistema non attraversa un continuo di stati intermedi. Il fenomeno non è previsto dalla teoria fisica classica, in cui si assumono grandezze continue.
La capacità degli elettroni di compiere il salto quantico deriva dalla loro natura ondulatoria.
Un elettrone per passare da un’orbita ad un’altra sparisce e ricompare senza mai passare per lo spazio in mezzo.
In generale, con il termine salto quantico (dall'inglese quantum leap or quantum jump), si definisce quindi il passaggio repentino di un sistema da uno stato ad un altro.
Interpretazione per Manager e Business People:
Il salto quantico per noi manager e imprenditori è la capacità di ‘saltare’ da ciò che siamo a ciò che che potremmo/vorremmo essere. E’ la capacità di rimodellare noi stessi e le nostre aziende determinando una nuova realtà in modo rapido e per l’appunto discontinuo. E’ la capacità di fare la differenza attraverso intuizioni visioni e creatività. E’ quello shift, quel passaggio mentale che ci permette di vedere un risultato diverso, di esplorare opzioni diverse, di esser diversi, di realizzare cose diverse , per noi, per le nostre aziende, per la comunità, per il pianeta. E la capacità di reinventarci, di fare innovazione, di cambiare il paradigma e lo schema di pensiero e di azione.
Anche qui, uno degli strumenti più preziosi che abbiamo a disposizione è la meditazione.
- ENTANGLEMENT E NON LOCALITA'
Nel 1982 un’équipe di ricerca dell’Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, ha condotto quello che potrebbe essere definito come uno dei più importanti esperimenti della storia. Aspect ed il suo team hanno infatti scoperto che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche, come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l’altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. È come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
L'esperimento sulla correlazione quantistica di Aspect non solo ha dimostrato la non località (la proprietà tale per cui ogni parte è intrinsecamente collegata a tutte le altre e in grado di comunicare in modo istantaneo e indipendentemente dalla distanza) ma ha anche confermato l’esistenza di un dominio trascendente della realtà che sta oltre il dominio materiale dello spazio-tempo. L’influsso non locale influenza la realtà manifesta e non implica segnali nello spazio tempo, agisce dall’esterno dello spazio tempo , ma ha effetto all’interno di esso.
Il termine entanglement (letteralmente, in inglese, "groviglio", "intreccio") fu introdotto da Erwin Schrödinger che nel 1935 rivelò a livello teorico il fenomeno.
L'entanglement quantistico, o correlazione quantistica, è un fenomeno quantistico, privo di analogo classico, descritto dalla funzione di Dirac, ed afferma che se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade ad uno di loro continua ad influenzare l'altro, anche se distanti chilometri o anni luce. Vi è ossia la cosiddetta “azione fantasma a distanza”.
L’esistenza sperimentale dell’entanglement e, di conseguenza, dell’azione istantanea a distanza tra particelle intrecciate, consente di sfruttare tale correlazione per trasferire informazione tra esse.
L'entanglement quantistico è alla base di tecnologie emergenti come i computer quantistici e la crittografia quantistica e ha permesso esperimenti relativi al teletrasporto quantistico, su cui si appuntano le speranze di nuove tecnologie.
Interpretazione per Manager e Business People:
Il fenomeno dell’entanglement palesa il fatto che i sistemi sono sempre olistici , nel senso di integrati e parte gli uni degli altri. Questo vale sia se pensiamo alle nostre aziende, oppure alle nostre relazioni con gli altri, oppure ancor più in generale se ci riferiamo all’intera economia.
Le nostre convinzioni di manager e imprenditori e il nostro modo di “osservare” le situazioni/il mercato/i collaboratori hanno un ruolo cruciale nel determinare i risultati che otteniamo e la nostra stessa realtà.
Questo in quanto l’osservatore quantico è sempre parte e cocreatore di quello che osserva. Essere creatori quantistici significa modificare il nostro mondo interno e poi osservare come le circostanze esterne ne sono influenzate.
Il leader quantico è sempre un agente attivo e proattivo e sa lavorare sull’anticipazione della realtà.
- MODELLO OLOGRAFICO
David Bohm, noto fisico dell’Università di Londra, recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicavano un nuovo modello della realtà.
Bohm si convinse che il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un’illusione.
Egli sosteneva che vi è un livello di realtà più profondo del quale non siamo minimamente consapevoli, una dimensione che oltrepassa la nostra e se le particelle ci appaiono separate è perché siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realtà. Esse non sono "parti" separate bensì sono infinitamente collegate e sfaccettature di uno stesso organismo fondamentale, un’unità più profonda e basilare di struttura olografica.
L’ologramma è una struttura avente due caratteristiche fondamentali:
- codificazione di figure di interferenza appartenenti dominio delle frequenze “spaziali” (attraverso le trasformate di Fourier) delle “immagini” quadridimensionali corrispondenti agli oggetti fisici a tre dimensioni che percepiamo nel nostro spazio-tempo.
- ogni singola parte e ogni minuscolo frammento di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall’ologramma intero (informazione distribuita in modo non locale)
E’ il magazzino cosmico di tutto ciò che è, sarà o sia mai stato. Tutto compenetra tutto. Ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che un’ immensa rete ininterrotta. Tutto è uno.
Secondo il Professor Pribram anche il cervello funziona in maniera olografica grazie alla presenza di cellule specializzate, in grado di eseguire un’operazione del tutto analoga alla funzione matematica nota come trasformata di Fourier.
Ciò che chiamiamo realtà fisica non sarebbe altro che una proiezione olografica realizzata dal cervello che agirebbe come un dispositivo rivelatore-decodificatore.
In questa visione, come sostenuto dalle religioni e dalle filosofie orientali, il mondo materiale è una illusione; siamo una sorta di “ricevitori” che galleggiano in un oceano di frequenze e ciò che ne estraiamo lo trasformiamo magicamente in realtà fisica.
Non siamo solidi e non siamo isolati. Siamo antenne, trasmettiamo e riceviamo e siamo immersi in frequenze (poichè tutto è frequenza).
Inperpretazione per Manager e Business People:
Essere in grado di modificare le nostre convinzioni e rappresentazioni interne significa estendere queste modifiche nell’intero Universo e agire come elemento proattivo per la creazione di una nuova realtà.
Significa quindi che se modifichiamo le credenze che abbiamo sulle nostre realtà aziendali e manageriali, per effetto della visione olografica, per le proprietà sottili dell'Universo produrranno un'effetto nella realtà macroscopica.
Infatti, segeundo questa visione, siamo parte dell’Universo e l’Universo è in noi, Tutto è Uno. Cambiare noi stessi ( che equivale a dire modificare nostro effetto osservatore ) significa determinare cambiamenti nell’Universo.
Diverse teorie scientifiche a partire da G.Bateson in poi sostengono proprio questo, ossia che l’ambiente sia un prolungamento della nostra mente.
L’universo olografico (o campo quantico) è il contenitore di tutte le possibili realtà che aspettano solo di essere osservate, tutto è possibile e riflette attorno a noi quello che noi crediamo.
La meditazione è il meraviglioso strumento a nostra disposizione per aprirci alla Mente Consapevole e con essa apporre le modifiche che desideriamo per il nostro essere e, sintetizzando un una frase, seminare visioni e raccogliere realtà.
- QUINDI, PER I MANAGER E BUSINESS PEOPLE
Sulla base dei principi della scienza fin qui riportati, si evincono dei concetti cruciali per la nostra vita e le ns azioni.
Gestire e indirizzare le nostre convinzioni e i nostri pensieri diviene quindi un atto di responsabilità e di libertà nello stesso tempo perché possiamo decidere con quali energie e con quali visioni vogliamo influenzare il mondo e la nostra vita e le nostre realtà aziendali e imprenditoriali.
Quello che noi crediamo e che pensiamo produce un effetto in un livello molto sottile della realtà (nella realtà subatomica e nel grande campo delle possibilità ) e poi si riverbera in quella macroscopica andando a strutturarsi in modo che si materializzerà.
Se ad esempio pensiamo che una cosa è difficile , questo prenderà forma della realtà subatomica e tenderà a far accadere certe cose. Se invece noi nel campo delle possibilità andiamo a strutturare una forma/forza di pensiero diversa ecco che allora si tenderà a materializzare un risultato diverso.
Come uomini manager e imprenditori è cruciale quello che pensiamo del mercato, dei nostri dipendenti, dei nostri collaboratori, dei nostri clienti, in quanto il visibile è la manifestazione dell’invisibile.
Pensiamo veramente di non avere alcun ruolo nel condizionare il comportamento delle persone attorno a noi così come del nostro business con quello che crediamo e immaginiamo?
Pensiamo di non essere anche noi che con il nostro punto di vista (ossia con le nostre convinzioni e quindi con la nostra “osservazione”) rafforziamo o diminuiamo una certa situazione o un certo esito/risultato?
Il concetto è chiaro: noi siamo in grado di agire sul mondo fisico e cambiarlo, anzi lo plasmiamo comunque ininterrottamente.
Leadership quantica: guidiamo a un livello sottile di realtà che fa accadere gli eventi nella realtà macroscopica.
Quando moduliamo e trasformiamo il nostro modo di porci nei confronti di una realtà, stiamo modulando la realtà che andremo a collassare.
Questo in quanto grazie agli insegnamenti della fisica quantistica osservatore e osservato sono connessi, formano un nuovo sistema che non è più scindibile.